Sono tantissime le persone con la passione per le piante. Purtroppo, non sempre, chi ha questo hobby ha la possibilità di usufruire di ampi spazi aperti in giardino, in terrazzo o in balcone. In questi frangenti, non rimane che coltivare indoor. Farlo vuol dire, per forza di cose, acquistare una grow box. Di cosa si tratta? Come scegliere quella giusta? Nelle prossime righe di questo articolo, cercheremo di rispondere assieme a questi interrogativi.
Cos’è una grow box?
La grow box è un contenitore simile a una serra. Il suo scopo è quello di consentire la coltivazione in spazi indoor di diverse tipologie di piante. Può avere svariate dimensioni. In commercio esistono grow box adatte a spazi domestici e altre, decisamente più grandi e di riflesso più costose, costruite per contesti professionali.
Come mai è bene acquistarne una quando si coltiva indoor? Perché permette di creare un microclima molto simile a quello con cui le piante avrebbero a che fare all’aperto. Inoltre, grazie all’utilizzo di una grow box è possibile coltivare senza pesticidi, con tutti i vantaggi del caso per la salubrità del risultato finale del raccolto.
Facili da montare e leggere – stiamo ovviamente parlando delle grow box destinate a contesti domestici – sono caratterizzate da una struttura in metallo ricoperta da un telo.
Quest’ultimo è realizzato quasi sempre in un materiale noto come mylar. Si tratta di un tessuto avente il fine di ottimizzare, tra le pareti della grow box, la riflessione della luce. Quando lo si chiama in causa, è nodale citare la sua capacità di non assorbire né il calore, né il freddo. Ciò permette di mantenere costante la temperatura all’interno della mini serra.
Dopo questa doverosa premessa, possiamo entrare nel vivo dei consigli da tenere presenti quando si parla di scelta della grow box migliore per le proprie esigenze.
Il budget disponibile
Come in tutti i casi, anche in quello della grow box è bene soffermarsi sul budget che si ha a disposizione. Ricordiamo ancora una volta che, quando si parla del prodotto a cui stiamo dedicando queste righe, la forbice di prezzo è molto ampia. Le grow box professionali – in alcuni casi, bisognerebbe utilizzare il termine “room” – possono superare di gran lunga i 2000/3000 euro.
Per una coltivazione amatoriale, se si cerca un buon rapporto qualità – prezzo si può partire da poche centinaia.
Un consiglio utile per risparmiare? Scegliere un kit grow box completo. Con cifre davvero abbordabili – si parte da poco più di 200 euro – è possibile portarsi a casa non solo la box effettiva, ma anche le luci, i fertilizzanti di base, tutto quello che serve per filtrare l’aria.
Materiale della struttura
Il materiale con cui è realizzata la struttura portante ricopre un ruolo nodale nel momento in cui si deve scegliere una grow box. Il gold standard per le soluzioni adatte alle coltivazioni casalinghe è l’alluminio.
Focus sull’illuminazione
Quando si acquista una grow box, anche se si opta per il succitato kit, è molto importante fare attenzione all’illuminazione. Esistono diverse tipologie di lampadine tra cui scegliere. Un criterio interessante per capire verso quale opzione è meglio orientarsi riguarda le dimensioni della box. Nei casi in cui è piccola, gli esperti raccomandano le lampade CFL a basso consumo, ma anche i LED. Nelle situazioni in cui, invece, si opta per una grow box di dimensioni più importanti, è meglio scegliere lampade HPS, note per generare un calore notevole e, di riflesso, per non essere il massimo in caso di coltivazioni piccole.
Dimensioni
Se si ha intenzione di coltivare piante in contesto domestico e non si ha alcuna pretesa professionale, la raccomandazione è quella di optare, se possibile, per una grow box di altezza minima pari a 1,5 metri.